Una delle mie paure più grandi è quella di cadere in una vita monotona, noiosa, insignificante. Quando penso alla monotonia, a queste decine di file di uffici tutti uguali con al loro interno persone, le immagino con il volto triste, impegnate a compiere mansioni in luoghi tutti uguali, austeri.
Questa riflessione — unita alla mia visiva ossessione sulla continua ricerca di forme geometriche quanto più simmetriche possibili — mi ha portato a raffigurare questi uffici dall’esterno, cercando di proporre una visione alternativa, quasi distaccata, così da lasciare incontaminata una scena che se ripresa dall’interno sarebbe stata disturbata e romperebbe la tanto sofferta monotonia.